MPL Language
L’mpl è un linguaggio, non più in sviluppo, che ho creato molti anni fa per sopperire alle mancanze dell’HTML e XHTML/CSS, e che consentiva di sviluppare e gestire siti web in modo più semplice e veloce scrivendo direttamente il codice sorgente. Questo linguaggio ormai non è più necessario perché le possibilità di sviluppo su tecnologia web ormai sono estremamente più avanzate e funzionali. Quanto segue rimane come archivio storico.
MPL – Anno 2010
Uno degli svantaggi principali dell’HTML, sopratutto per un informatico, è che non è possibile scrivere algoritmi per la creazione della pagina web. Questo naturalmente vale per l’HTML e l’XHTML/CSS, perché in realtà esistono altre tecnologie (PHP, ASP o Javascript). Nella maggior parte degli spazi web gratuiti (come questo di Libero) non è possibile scrivere codice PHP o ASP, quindi, in questi casi, dobbiamo escludere l’uso di queste tecnologie. Il Javascript, per contro, è utilizzabile anche in questi spazi web, ma deve essere abilitato dagli utenti, altrimenti le pagine non verranno caricate in modo corretto.
Il linguaggio MPL consente di costruire e compilare un sito sul computer di chi lo scrive, che in seguito può uploadare i file in linguaggio XHTML/CSS puro. Questo vuol dire che anche in spazi web come questo di Libero è possibile utilizzare comandi che possono semplificare molto la vita di chi scrive il sito o di chi deve poi gestirne i contenuti ed aggiornarli. Ad esempio pensate al testo scorrevole della parte alta di questa pagina. Se fosse stato scritto in linguaggio HTML o XHTML/CSS sarebbe stato necessario scriverlo in ogni pagina. Nel caso di poche pagine il problema sarebbe trascurabile, ma se le pagine fossero molte? Pensate al tempo perso per duplicare quel contenuto su ogni pagina e pensate poi se i contenuti da duplicare fossero molti. Ad esempio il menù di questa pagina è un altro dei contenuti duplicati in ogni pagina di questo sito. Con un sito completo e corposo, l’aggiornamento di alcuni contenuti potrebbe veramente richiedere molto tempo.
Il comando principale del linguaggio MPL consente proprio di rispondere a questo problema importando pezzi di codice.
Di seguito troverete la lista dei comandi del linguaggio MPL. Attualmente sono pochi, ma sono a parer mio i più importanti. Se avrete idee o necessità di altri comandi potete scrivermi ed eventualmente proverò ad inserirli nel linguaggio.
- MPL_Exclude -> Sintassi: MPL_Exclude(qualsiasi testo o comando). Questo comando consente di escludere la conversione. Per fare questa pagina, ad esempio, ho dovuto escludere la conversione dei comandi usati negli esempi altrimenti non sarebbe stato possibile visualizzarli.
- MPL_Import -> Sintassi: MPL_Import(file.html). Questo comando consente di importare il codice scritto nel file file.html.
- Esempio su Windows: MPL_Import(CommonHtml\news.html).
- Esempio su Linux:MPL_Import(CommonHtml//news.html).
- MPL_Link_Foto_Tab -> Sintassi: MPL_Link_Foto_Tab([path of photos with $], [path of thumbnails with $], [table class name], [photo class name], [column], [total file number]). Con questo comando è possibile creare una sequenza di foto messe secondo lo schema tabellare definito nella classe [table class name] (CSS). I file immagine sono sotto il primo path ed i relativi thumbnail sotto il secondo path. Questo consente di caricare foto più piccole per la presentazione e quindi maggior rapidità nel caricamento della pagina. I file devono avere un nome che finisce con un contatore progressivo che verrà sostituito al carattere ‘$’. Lo stile è definito nella classe [foto class name]. L’esempio seguente dichiara una tabella di 5 colonne per un totale di 20 foto. In questo modo è sufficiente inserire in una cartella le foto con lo stesso nome ed un numero incrementale per ottenere una pagina di foto in un lampo.
- Esempio su Window: MPL_Link_Foto_Tab(foto1/foto$.jpg, foto1thumb/foto$.jpg, fototab, fotoclass, 5, 20).
- MPL_Foto_Link -> Sintassi: MPL_Foto_Link([path of photos with and $], [path of thumbnails with $], [foto class name], [column], [total file number]). Questo Comando è simile a quello precedente ma non inserisce alcuna classe tabellare, quindi è possibile inserirle semplicemente in sequenza.
- Esempio: MPL_Foto_Link(foto1/foto$.jpg, foto1thumb/foto$.jpg, fotoclass, 5, 20).
Utilizzando questo linguaggio è possibile creare e gestire interi siti molto più velocemente, senza la necessità di acquistare spazi web su server compatibili con PHP o ASP. Un’alternativa all’MPL è l’XML, ma non tutti i browser lo supportano e richiede più tempo e codice per lo sviluppo del sito.
Chi fosse interessato ad usare questo software, può scaricare qui la versione per Windows. Basta avviarlo dentro la directory con i file .mpl e il software provvederà a convertirli creando una directory di output con il nome “HTML”. All’interno di questa directory dovranno poi essere copiate le directory ed i file delle immagini, secondo i path inseriti nei comandi mpl.