Massimo Procopio

Hofner Shorty: Recensione e Modifiche


Recensione

La Hofner Shorty è una chitarra dalle dimensioni ridotte per essere trasportata facilmente e fa la sua comparsa nel 1982, realizzata a mano in Germania con materiali e componenti di alta qualità e di marche rinomate come Schaller e Shadow.

La sua produzione poi fu interrotta per molti anni, per riprendere nel 2005 come chitarra da viaggio economica, ed in questa fase la produzione viene spostata in Cina.

La versione presentata in questo articolo è stata realizzata nel 2012 ed è di produzione cinese.

Ecco come si presenta nella versione rossa:

La qualità del legno risulta accettabile, ma i componenti lasciano molto a desiderare e le regolazioni non sembrano assolutamente fatte da un liutaio. I frets sono sporchi, ruvidi e difficilmente si può considerare “suonabile”.

Setup Iniziale

Appena comprata richiede un notevole lavoro per il setup:

  1. Regolazione dell’inclinazione del manico;
  2. Regolazione dell’altezza del ponte e quindi dell’action;
  3. Regolazione dell’altezza del Pickup;
  4. Lucidatura dei frets;
  5. Pulizia tastiera.

In foto la tastiera è stata già lucidata e rifinita al meglio. Non serve molto, solo un po’ di lana di acciaio N°0000 ed un po’ di pazienza. Durante questa operazione è consigliabile rimuovere la tastiera e proteggere il legno con il nastro adesivo di carta. Alla fine i frets risulteranno abbastanza buoni e lisci per bendings perfetti.

Il ponte è il primo vero punto critico della chitarra. Il materiale usato è orribile.

Già con due regolazioni inizia a perdere la cromatura. Il cambio delle corde, oltretutto risulta da subito ostico. La corda si inserisce dalla parte inferiore del ponte e  dal lato pickup. Oltretutto è troppo leggero. Il sustain ne risente notevolmente, ed anche l’equilibratura della chitarra.

Si intuisce fin da subito che il progetto originale non prevedeva questi componenti, perché appena imbracciata, la chitarra pende dalla parte del manico rendendo, di fatto, impossibile suonare comodamente lo strumento.

Il Pickup non è male, per il costo della chitarra, e, tutto sommato, ha un suono accettabile.

Le meccaniche non sono sicuramente di materiale eccelso, la cromatura però sembra molto più resistente del ponte, e comunque fanno il loro dovere egregiamente.

L’impianto elettrico non è fatto sicuramente in modo curato ed i potenziometri non sono di qualità, ma non si evincono problemi particolari.

Il manico risulta un po’ stretto per i miei gusti, abituato alla perfezione del manico Ibanez, però ci si può adattare. Le dimensioni sono mediamente più piccole di uno o due millimetri rispetto al manico Ibanez della mia RG Prestige, ma la cosa più fastidiosa è la spaziatura delle corde al capotasto che è estremamente stretta, in stile Fender Vintage, con una dimensione di 42mm e poco meno di 34mm dal centro del Mi basso al centro del Mi cantino.

Valutazione finale: impossibile da suonare comodamente ed in modo fluido, sia in piedi che da seduto.

Passiamo quindi alle modifiche che trasformano la Hofner Shorty in un piccolo gioiellino.

Modifiche

Dopo le regolazioni iniziali descritte precedentemente, ho modificato:

  1. Il ponte;
  2. L’impianto elettrico;
  3. Manopole e piastra jack;
  4. Pickup;
  5. Strap Lock.

Schaller Bridge  455

Il ponte installato è l’originale degli anni ottanta della Schaller, ancora in produzione fortunatamente (Schaller Bridge  455).

Le dimensioni sono compatibili, l’unica differenza è nei fori per l’installazione dei barilotti (anchors) che sono leggermente più larghi.

Per ovviare a questo problema, ho utilizzato un po’ di legno di balsa sottile e questo è il risultato:

Hofner Shorty
Hofner Shorty

Attenzione: inserite i barilotti con molta delicatezza, perché la vernice in quel punto può crepare molto facilmente.

Il lavoro più difficile è stato fatto. Basta avvitare il nuovo ponte ed il gioco è fatto:

Hofner Shorty
Hofner Shorty

Con questo ponte la Hofner Shorty risulta già più equilibrata, ed il sustain della chitarra aumenta notevolmente.

Sostituzioni dei componenti metallici

Per migliorare l’equilibrio ho cercato di cambiare tutte le parti metalliche di bassa qualità, quindi anche manopole (veramente orribili), piastra jack (molto sottile), strap lock (assolutamente insicuri e brutti).

Ho installato prima le manopole (Schaller 179 Speed Knob), che oltre ad essere molto più belle, hanno migliorato l’equilibrio, anche se di pochissimo.

Poi la piastra jack (Gotoh JCB-2).

Con la sostituzione degli Strap Lock (Schaller Security Lock) la chitarra risulta molto più equilibrata.

Consiglio comunque un tracolla che abbia un po’ di attrito sulla spalla, per rendere più stabile la chitarra.

Dopo aver ottenuto una chitarra finalmente abbastanza comoda da suonare, ho deciso di cambiare il pickup per avere delle sonorità diverse, un po’ più vintage.

Nuovo Pickup Irongear Dirty Torque

Ho deciso allora di provare un pickup Irongear, che dalle recensioni sembrava molto interessante e dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Ho scelto la versione con cover in nickel in modo da aumentare ancora un po’ il peso dalla parte del corpo, e ho completamente rifatto l’impianto elettrico, soprattutto perché il jack era assolutamente di bassa qualità, e non manteneva la connessione adeguatamente.

Il modello di pickup è il Dirty Torque:

Una volta installato e regolato, il suono è migliorato considerevolmente.

Risultato finale

Il pickup ha un suono splendido, ricco di armoniche ed il suono è corposo. Difficile definirlo, ma lo consiglio. Rispetto ai pickup della mia Ibanez RG che sono dei DiMarzio/Ibz, che io gradisco molto come suono, anche se più portati per suoni metal, questo pickup è più armonioso e capace di suonare dal vintage al metal senza mai fare brutta figura.

La qualità costruttiva e dei materiali è ottima, anzi, a parer mio migliore dei DiMarzio.

Ecco il risultato finale:

Nascita di un gioiellino

La Hofner Shorty adesso è un vero gioiello da viaggio, quindi ho deciso di comprare anche una custodia che potesse garantire una buona protezione, perché quella che allega la Hofner non serve praticamente a niente; troppo leggera, quasi senza spugna. Ho preso quindi una Rockbag RB20600B, forse un po’ troppo per questa chitarra, ed anche leggermente strettina, almeno all’inizio, a causa dello spessore della spugna di protezione, ma adesso, oltre al valore reale devo proteggere anche un valore affettivo, considerando che ho dedicato molte ore alla sua trasformazione.

Ecco le foto della custodia:


Aggiornamento 01/05/2018

Sostituzione del Capotasto

Non soddisfatto del capotasto che ha veramente una spaziatura troppo stretta per i miei gusti, ho deciso di cambiarlo prendendone uno di qualità.

Ho deciso di utilizzare il Graphtech PT-6143-00 BLACK TUSQ XL.

La spaziatura originale è di circa 33.8mm. Io mi trovo comodo con una spaziatura di 36mm circa, ho provato dapprima il PT-6010-00, stile Gibson, con una spaziatura di 35.79mm, tuttavia, essendo più sottile (4,77mm invece di 6mm necessari) ho deciso di accontentarmi del 6143, con spaziatura 35mm, anche perché il manico è largo 42mm al capotasto e non volevo rischiare di avere uno spazio troppo ridotto tra Mi Basso/Cantino e la parte esterna del manico, con conseguenti difficoltà nel suonare la chitarra.

Ecco quindi la foto del vecchio capotasto rimosso dal manico:

La plastica è molto scadente e nella rimozione si è spezzato in due. L’interno e quasi completamente vuoto.

Anche la verniciatura della paletta in quel punto è molto delicata. In alcuni punti sembra proprio un rivestimento di plastica che forma un unico corpo con il capotasto ed è durissima da tagliare. Nonostante, quindi, abbia prima cercato di separare con un taglierino affilato la vernice dal capotasto, nella rimozione sono saltati alcuni punti di vernice (plastica) e di legno. Dopo un po’ di olio di gomito, ho creato una sede ad hoc per il nuovo capotasto ed ho incollato due piccoli pezzi di plastica (vernice) che erano saltati e sono riuscito a recuperare: un piccolo pezzo nell’angolo inferiore e uno vicino al foro superiore (prima foto).

Per creare una sede il più possibile precisa, ho utilizzato delle piccole limette da modellismo e due lime fatte da me con un bastoncino di legno di spessore 6mm (5.89mm per la precisione) sul quale ho incollato delle strisce di carta vetrata da 400 e 600.

In origine il capotasto era semplicemente appoggiato ed incollato al legno del manico, quindi non esisteva una vera e propria sede. Ho deciso di crearne una che potesse sostenerlo meglio scavando di qualche millimetro il legno.

Successivamente, utilizzando la colla alifatica con l’aggiunta di colore acrilico nero a base acquosa, ho cercato di ripristinare al meglio le finiture aiutandomi con un pennellino molto sottile.

Ecco il risultato:

La parte più difficile del lavoro è fatta.

L’ultima parte del lavoro consiste nel limare il capotasto fino ad ottenere le dimensioni e l’altezza desiderate.

Graphtech PT-6143-00 BLACK TUSQ XL

Il Graphtech si lavora molto bene con della semplice carta vetrata. Io ho usato la 600 e la 800, ed ho ultimato i bordi con la 1000. Per incollare il capotasto ho usato poche gocce di colla alifatica (Titebond Original).

Di seguito il risultato finale:

La Hofner Shorty adesso è molto più comoda da suonare grazie alla spaziatura più ampia (1.2 mm in più rispetto all’originale, ma fa tanta differenza) ed il volume del legno della chitarra (quindi senza amplificatore) con le corde a vuoto è notevolmente aumentato, garantendo anche un maggiore sustain.


Aggiornamento 31/03/2019

Sostituzione Meccaniche

Grover Mini Locking 406C

Alla fine ho deciso di rischiare di vanificare tutto il lavoro di bilanciamento fatto sulla chitarra cambiando le meccaniche che non mi soddisfacevano più. Dopo un’attenta ricerca, ho optato per le Grover Mini Locking 406C, purtroppo cromate perché in Nickel non le fanno più, ma anche cromate non stanno male. Le meccaniche si montano senza bisogno di alcuna modifica, e sono perfettamente compatibili. Appena ricevuto il pacco, ho subito verificato il peso totale per capire quanti grammi avrei aggiunto alla paletta rischiando nuovamente lo sbilanciamento verso il manico.

Peso totale delle meccaniche Grover Cromate, comprese viti, dadi e rondelle: 216g.

Peso totale delle meccaniche originali della Hofner Shorty, comprese viti, dadi e rondelle: 187g.

29 grammi totali aggiunti alla paletta, non considerando però la differenza di peso dell’avvolgimento delle corde, a sfavore delle vecchie meccaniche. In pratica 4.8g in più per ogni singola meccanica. Non molto, considerando che la qualità del metallo è nettamente superiore: più robuste, più affidabili, molto meno ballerine (a vantaggio del mantenimento dell’accordatura). Da alcuni test che avevo fatto precedentemente, fino a 50g in più non vanno ad inficiare sull’equilibrio della chitarra, quindi le nuove meccaniche sembrano perfette.

Prima della sostituzione delle meccaniche peso la chitarra: 1960g.

Dopo la sostituzione il peso totale della chitarra è: 1970g.

L’avvolgimento della corda, inferiore per le nuove locking, ha fatto risparmiare ben 19g in totale,  aggiungendo alla paletta solo 10 grammi in totale, cioè 1.66g per ogni singola meccanica.

La chitarra risulta perfettamente in equilibrio.

Ed ecco  il risultato:

Esteticamente penso ci stiano anche meglio perché più piccole e leggermente più corte.


Modifica della tracolla

Non essendo, però, ancora completamente soddisfatto per lo sbilanciamento del corpo della chitarra che, essendo troppo leggero, tende a muoversi girandosi verso il basso (il peso del manico è ormai equilibrato, ma con gli Strap Lock il corpo ruota troppo facilmente lungo l’asse che collega i due bottoni, ed il pickup tende a guardare verso terra se non si poggia la mano destra in qualsiasi punto del corpo della chitarra).

Non è un grosso problema con un po’ di pratica, ma trovo che in alcune posizioni della tastiera o quando la mano destra non può rimanere sempre ferma sul corpo, questo movimento dia un po’ fastidio.

Per ovviare a questo, ho deciso di fare una semplice ed ultima modifica che ha reso questa chitarra ancora più comoda, specialmente da seduto, e con il corpo che rimane fermo sulla pancia senza doversi preoccupare di tenere fermo alcunché.

Ho cercato di aggiungere in modo adeguato un peso sostanzioso al corpo ed ho deciso di procedere in questo modo:

  1. Ho preso un vecchio Defender che avevo sostituito alla serratura della porta blindata;
  2. L’ho reso esteticamente più gradevole con un adesivo in vinile simil carbonio;
  3. Ho cucito un panno di feltro per proteggere la chitarra da eventuali colpi con il defender.
  4. Ho avvitato il Defender alla tracolla con due viti.

Ecco il Defender (circa 350 g di peso totale):

E questo è il lavoro completato:

Il feltro, spesso 5mm circa, irrigidisce la tracolla in quel punto, consentendo una posizione ottimale del peso, che scivola sul fianco, portando il corpo della chitarra completamente a contatto con la pancia.

Estremamente più comoda da suonare, ed il peso, una volta indossata la tracolla, non si nota nemmeno.

L’unica lato negativo è che bisogna avere accortezza quando si toglie e si mette la tracolla, perché il peso d’acciaio può danneggiare sia la chitarra, sia qualsiasi cosa venga ad impattare con esso.

Penso però che ne valga la pena.

Se non avete un Defender o non volete comprarlo, provate a cercare un peso di circa 300 grammi di piccole dimensioni, che possa essere avvitato o bloccato direttamente sulla tracolla.

Questa modifica non è fondamentale, soprattutto se si usa la chitarra in concerto con un cavo spesso e pesante. In tal caso, infatti, è sufficiente far passare il cavo all’interno della tracolla, come fanno già molti chitarristi per comodità e sicurezza del cavo, per ottenere un bilanciamento perfetto.

Se avete dubbi o volete informazioni a riguardo, contattatemi.

Spero di essere stato utile a chi vuole saperne di più su questa chitarra e a chi vorrà cimentarsi con eventuali modifiche.


Vi lascio con una nuova sezione in cui inserirò le foto di coloro che si sono cimentati in queste modifiche dopo aver letto queste pagine e mi hanno contattato per ringraziarmi: Hofner Shorty Mods.


Buona musica a tutti.

Massimo Procopio

15 commenti

  1. Gerardo

    Ciao, ho letto con attenzione la tua recensione e le modifiche su questa chitarrina. Vorrei prenderla e ho trovato qualche offerta interessante. Tra setup e modifiche da apportare come quelle tue, quanto dovrei mettere in conto come spesa, facendo fare il tutto da un liutaio?

    1. massimoprocopio

      Ciao Gerardo,
      se fai fare tutto da un liutaio non so quanto ti possa convenire. Io ti posso dire che la chitarra arriva in condizioni non molto “suonabili”. Si deve lavorare un po’ sui tasti per renderli lisci, pulire tutto e riallineare bene il manico.
      Tutto questo penso che un liutaio possa fartelo per 30 o 40 euro in poco tempo. Per il ponte devi utilizzare proprio quel modello, l’originale Schaller della Hofner Shorty degli anni ’80 (Schaller Bridge 455), che richiede un adattamento abbastanza semplice, come puoi vedere dalle mie spiegazioni sul sito, e quindi non richiede moltissimo lavoro. Il ponte io l’ho trovato di seconda mano, praticamente nuovo e mai installato a 40 euro più spedizione. Nuovo comunque non riuscivo a trovarlo, in quel periodo, ma non dovrebbero esserci problemi se giri un po’ e se hai pazienza, e di seconda mano ogni tanto se ne trovano. Considera una spesa che può andare dai 40 ai 70 euro per il ponte (usato o nuovo). Già con il nuovo ponte ti assicuro che tutta la chitarra inizia a risuonare in modo incredibile. Con l’originale faceva schifo. Però gli Strap Lock sono stati fondamentali per suonare più comodamente la chitarra. Appena inseriti il baricentro migliora notevolmente. Le manopole non sono fondamentali ma aiutano, e le originali fanno schifo. Stessa cosa per la piastra jack. Gli strap lock costano circa 12 euro, le manopole e la piastra sono più difficili da trovare, comunque le ho trovate a 5 euro l’una, più o meno, quindi circa 15 euro le due manopole più la piastra. Il pickup è la cosa più semplice da sostituire, se sai saldare, e si trova facilmente sul sito IronGear. Io ho rifatto anche tutto l’impianto elettrico, ma non è così fondamentale. L’unica cosa importante è il jack, visto che l’originale non tiene bene. Un jack buono costa sui 3 o 4 euro.
      Alla fine il costo di materiale si può aggirare tra i 100 euro ed i 150, secondo quello che scegli e che trovi, nuovo o di seconda mano. A questi devi aggiungerci i costi del liutaio che secondo me, tra tutto può chiederti tra i 50 ed i 100 euro. Quindi non so se ti conviene. O lo fai perché vuoi divertirti a modificarla da solo e goderti il risultato, o magari è meglio andare su una Steinberger Gt-Pro (senza paletta…non mi piacciono proprio, ma sono fatte bene e sono molto comode e con un bel manico), che a 300 euro è già pronta e suonabile, e non è niente male, anche se non avrà, magari, i pickup che preferisci. Altrimenti, se la vuoi perché è proprio lo stile di chitarra che ti piacerebbe avere, allora fallo, perché comunque alla fine diventa un gioiellino. Se hai bisogno di ulteriore aiuto sono a tua disposizione, per quanto possibile. Tu da dove scrivi?

  2. Gerardo

    Gentilissimo e complimenti per la dettagliata risposta. Io scrivo da Palermo, ho comprato una PRS e francamente non ho alcuna intenzione di portarla con me durante i viaggi. Mi serviva una chitarra come la Hofner, piccola e senza grosse pretese, ma che non fosse proprio a terra come qualità. Quindi dovrei farmi i conti ed eventualmente prendere o questa, con tutti i lavori da fare per renderla suonabile, o una altra travel guitar…

  3. Marco

    Ciao Massimo, è stato un piacere trovare questo articolo visto che a breve provvederò a fare qualche modifica anche io; una cosa non mi è tanto chiara: in che modo hai fatto spessore per alloggiare i nuovi anchors visto che i fori sono leggermente più larghi? Grazie mille ancora.

    1. massimoprocopio

      Ciao Marco. Il piacere è condividere la nostra esperienza per aiutarci l’un l’altro. Avrebbe fatto comodo anche a me trovare queste informazioni. Per questo ho deciso di scrivere una pagina su internet e condividere queste modifiche. Alla fine sono contento della mia chitarrina. Piccola, comoda (finalmente) e, con il nuovo pickup, anche bella da suonare. Per quanto riguarda il ponte, ho inserito una striscia di legno di balsa da 0.6mm. In particolare il codice è 504C-0.6 marca (se può servire) Graupner Andino. Una striscia larga quanto la profondità dei fori, e lunga quanto serve. Mi sembra di aver fatto quasi due giri. Quindi dovrebbe essere lunga quasi quanto il doppio della circonferenza dei fori. Una volta inserite le strisce e ben adagiate sulle pareti del foro, ho messo i cilindretti con una pressa improvvisata. Praticamente ho preso due pezzi di legno di acero della stessa lunghezza, un po’ più lunghi della larghezza del corpo della chitarra, ed ho fatto due fori passanti agli estremi dei due pezzi. Con due tasselli da cartongesso, ho vincolato i due pezzi di legno insieme. Poi ho messo il corpo della chitarra tra i due pezzi di legno (con qualche foglio di carta per tutelare la vernice) e i due barilotti in posizione. Avvitando i tasselli, i legni hanno pressato praticamente in modo uniforme (e senza dover martellare) i barilotti all’interno dei fori. Nella prima foto vedi il risultato subito dopo l’inserimento. Intorno al metallo vedi circa due strati di legno di balsa grezzo. Se non sbaglio ho prima inserito una striscia di balsa e poi a mano i barilotti. Poi li ho tolti, messo un’altra striscia e reinseriti contemporaneamente in modo definitivo con la pressa improvvisata. Togliere i barilotti è molto semplice. Quelli originali o quelli Schaller, non ricordo bene adesso, avevano un passo con standard americano, quindi non ho trovato una vite adatta. Ho, quindi, messo una vite lunga un po più della metà del barilotto, con dei bulloni avvitati per fare un simil cilindro, all’interno del barilotto (i bulloni devono stare nel diametro interno del barilotto). Poi ho inserito la grossa vite dove si ancora il ponte (STUDS) ed ho avvitato fino in fondo. Così facendo viene estratto come se stessi usando un cavatappi. Per il barilotto con passo standard ho preso una vite M8 lunga 65mm. Ancora più semplice. Inserisci, avviti, ed il barilotto viene fuori con estrema facilità. Se hai bisogno di altre informazioni sarò lieto di aiutarti.

      1. Marco

        Sei un grande! Complimenti per la chiarezza (e per il lavoro fatto!). Purtroppo ho provato a cercare in giro questo ponte schaller, ma ad oggi nulla, se non nuovo e dagli Stati Uniti (un costo eccessivo però…). Ti aggiorno nel caso riuscissi a trovare qualche altro ponte compatibile. Saluti e buona shorty…

        1. massimoprocopio

          Ho avuto anche io difficoltà a trovarlo. Alla fine l’ho preso di seconda mano da un ragazzo che lo aveva comprato per un progetto che poi ha cambiato. Attendi pazientemente e l’occasione arriverà.

  4. Eric

    Lavoro bellissimo, proprio proprio bello … e grazie infinite per la condivisione del progetto!
    Fa piacere quando una persona si appassiona e rende partecipi gli altri permettendo anche a loro di apprendere… e sognare…..
    Mi piacerebbe mettere a punto questi interventi… vediamo se ci riesco… al massimo.. se ancora disponibile, chiedo qualche consiglio…. grazie!

  5. Eric

    Ciao.
    Ho seguito saltuariamente questa pagina ed ho visto da un paio di settimane le nuove implementazioni.
    Bellissime le ultime modifiche delle meccaniche (Grover 406c).
    Con profondo ritardo (recuperati molti dei componenti da te segnalati) mi appresto anche io ad effettuare più o meno le stesse modifiche sulla Shorty.
    L’idea è di preparare finalmente questa chitarra ad inizio prossimo mese per un regalo, personalizzandola.. vedremo se ci riesco (ho 2 settimane). La cosa che mi preoccupa di più e sistemare al meglio il nuovo ponte, spero non sia difficile. Per il resto avevo l’intenzione un po’ “strana” di provare ad accorpare le due manopole utilizzando un potenziometro concentrico con due selettori nella stessa manopola, ed utilizzando lo spazio di sotto rimasto vuoto per metterci un piccolo peso per evitare lo sbilanciamento della chitarra (isolando il tutto). Vorrei anche rifare il battipenna personalizzandolo. Vedremo se funziona e se ne sono capace.. boh.
    A me personalmente piacciono molto le chitarre con legno a vista, questa è nera, ma non c’è il tempo per sverniciarla ed elaborarla, quindi rimarrà così.. se poi il lavoro viene bene ed avrò ancora soldi e tempo in futuro potrei rifare lo stesso lavoro per una mia…
    Se ti fa piacere ti aggiorno e ti mando le foto, d’altronde è grazie a te se posso fare queste belle modifiche! Grazie!. Eric

    1. massimoprocopio

      Ciao Eric. Scusa il ritardo ma il tuo commento era finito erroneamente nello spam e non lo avevo visto. Almeno non è andato perso. Grazie per le tue parole. Rispondendo al tuo messaggio, hai ragione. Il ponte è la modifica più difficile. Fatto quello, il resto è una passeggiata in confronto. Ormai sono passati un po’ di mesi. Non so a che punto sei, ma spero tu sia riuscito ad ultimare tutto in modo impeccabile. Ne vale la pena. L’idea del potenziometro concentrico l’avevo avuta pure io, ma c’è poco spazio, in profondità, per quel tipo di potenziometro, quindi bisognerebbe lavorare il legno e in quel punto non è molto spesso. Ho preferito evitare, anche per mantenere un’estetica più originale possibile. Tu sei riuscito a realizzare questa modifica?
      Per quanto riguarda il battipenna, sono d’accordo con te. Nemmeno a me piace (troppo sottile, graffiato, poco piacevole). Volevo cambiarlo e customizzarlo anche io. Magari sarà il prossimo passaggio. Sarei lieto di vedere le tue modifiche e di ospitarle sul mio sito. Se hai piacere, inviami tutto e le inserirò. Potrebbero essere utili sia a me che ad altri utenti anche per eventuali ulteriori piccole modifiche future.
      Grazie per il tuo sostegno. Spero di risentirti e di vedere il tuo lavoro ultimato.
      A presto.

  6. stefano

    ciao anche io sto facendo delle modifiche alla mia hofner, se posso dare un consiglio riguardo al fastidioso problema del peso sbilanciato sul manico che la rende scomodissima io ho risolto alla grande applicando una piastra di piombo da 550gr gommata con un potente biadesivo sul retro. Ora è comoda e casualmente la gomma è rossa come la chitarra…ecco il link https://www.amazon.it/Best-divers-BH0700-Mattonella-80X80X9/dp/B018RAAXXI/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=piastra+piombo&qid=1624646659&sr=8-1

    1. massimoprocopio

      Ciao Stefano. Ho cercato su Amazon pesi del genere senza successo. Se vuoi condividere le tue foto, mandamele via mail e farò una sezione con le foto della tua chitarra. Per quanto mi riguarda penso che manterrò il peso sulla tracolla, perché adesso è molto comoda e non devo modificare l’estetica della chitarra, ma sicuramente qualche altro utente potrebbe decidere di fare come suggerisci tu. Grazie per il tuo consiglio.

  7. Ennio

    Salve Massimo,ho letto con attenzione le tue preziose indicazioni che trovo quanto mai precise e professionali. Volevo da te un consiglio: posseggo la shorty deluxe con due pick up…la domanda è questa: secondo te è possibile con eventuali modifiche che spero tu mi possa suggerire applicare al body un tremolo tipo Duesenberg les trem II eliminando quindi il ponte, sostituendolo con altro ed inserire quindi il tremolo con attaccacorde Duesenberg? Sicuramente dovrò effettuare altri 2 fori sul corpo della travel per inserire il tremolo….che mi dici la cosa sarà fattibile? Mi auguro di si…in ogni caso spero mi possa suggerire un altro sistema in quanto ho bisogno della leva tremolo per poter eseguire i brani degli Shadows…..Ti ringrazio e ti saluto

    1. massimoprocopio

      Ciao Ennio, secondo me sei un po’ a rischio per due motivi: 1) potresti non riuscire più a regolare correttamente le intonazioni, perché quel ponte non si può spostare, quindi dovrebbero essere sufficienti le regolazioni delle sellette, e già sulla mia ti posso dire che non si può fare; 2) non sono sicuro che ti sia sufficiente lo spazio del body per mettere la parte del tremolo. Se è necessario, piuttosto, farei un lavoro di fresatura più invasivo e ci metterei un ponte mobile tipo Strato o Prs. Su internet trovi alcune informazioni di chi lo ha fatto a questo link: http://guitarz.blogspot.com/2013/03/hofner-shorty-little-guitar-that-is.html però lo farei fare da un liutaio.

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